4 set 2006

Frittelline (o Fritelle)di patate e variazione fingerfood alla Crevari

Ingredienti
1Kg di Patate a pasta gialla
300 g di Farina
Sale

eventualmente:
Fichi (possibilmente presi in "prestito" dall'albero del vicino)
Salame (ideale quello di S. Olcese o quello di Orero)
aria delle campagne di Genova....

La ricetta e' la stessa per preparare i gnocchi, anche perché e' la ricetta dei gnocchi.... nel senso che a Genova si preparano con la pasta dei gnocchi che avanza..
Volevo proporvi tre variazioni sul tema, che in comune hanno la preparazione della pasta:
Bollire le patate con la buccia sinché non sono cotte, spellarle ancora calde e schiacciarle con lo schiacciapatate, salare e aggiungere la farina.
Impastare sino ad ottenere un panetto morbido di forma allungata, aggiungere eventualmente altra farina per regolare la "densità”.

Ora veniamo alla prima variazione.

versione 1 (vanno bene come secondo)
Stendere la pasta sino ad ottenere una foglia spessa 4/5 millimetri, con un coppa-pasta (o con un bicchiere) tagliare la pasta formando tante piccoli cerchi, friggerle quindi in abbondante olio e far asciugare su carta da pane (o come si chiama quella marrone) salare e servire.

versione 2 (potrebbero accompagnare un basilito)
Questa e' un rivisitazione fingerfood (boh almeno spero) di una "specialità” che viene presentata alla Festa a Genova, in quel caso sono le Focaccine di Crevari.
Tagliate i fichi a fette spesse 4/5 millimetri longitudinalmente; tagliare quindi il salame (di S. Olcese o Orero se possibile) a fette dello stesso spessore.sistemare su una delle frittelle precedentemente cotte una fetta di fico e una di salame, fermando il tutto con un bandierina del mitico Genoa.

Versione 3
Questa e' quella un po’ più "romantica"...
Antefatto: quando ero bimbo non mangiavo mai ( a differenza di adesso) e quindi la mia nonna cercava di inventarsi di tutto per nutrirmi, una strada che percorreva era proprio quella delle frittelle di patate cercando di dargli le forme più strane per invogliarmi a mangiarle...
Stendere la pasta precedentemente ottenuta con un spessore di qualche millimetro, tagliarla a pezzi di varie dimensioni e cercare di dare ad ognuno di esso una forma ad esempio: stella, cane, serpente, astronave, gatto, fiore, cuore, e cosi via... Friggere in abbondante olio, asciugare su carta da pane e salare a piacere.

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4 commenti:

Gloricetta ha detto...

Max e la foto!!! Le frittelle di patate ok ma aspettimo però che rinfreschi un pochino. Ma spiegami un pò...com'è che noi bambini inappetenti a furia di essere rimpinzati abbiamo sviluppato questo "insano" piacere per la buona tavola?

Massimiliano Fattorini ha detto...

per la foto ho un piccolo problema teconologico: uno dei miei hobby e' proprio la fotografia, ma sono legato alla vecchia scuola, e quindi faccio solo diapositive.. che al limite scanerizzo solo dopo mesi... quello che pubblico le scatto col cellulare e quindi ho bisogno della luce ambiente.
per la seconda domanda non saprei rispondere, forse (ma perlo per me) visto la mia eta' mi hanno abituato a mangiare cibi un po' piu' "genuini" e in piu' uno degli ingredienti era "il voler bene".. mi sa che un prodotto che pero' raramente oggi si trova....

daniela ha detto...

max perchè parli del bene come di un prodotto raro?
forse cambiano i modi, forse si accorciano anche un pò i tempi ma sul serio credi siano poche oggi le nonne che trasformano il cibo in favole?
un saluto pensieroso mentre mi aggiungo alla lista dei bambini insopportabilmente inappetenti

Massimiliano Fattorini ha detto...

Daniela non intendevo dire che le nonne non vogliono piu' bene anzi ce ne fossero di piu'... e ci fossero piu' nipote che le ascoltano...

il mio era un riferimento un po' piu' ampio rivolto all'intera societa'...

max

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